Un
forum dedicato all’innovazione e all’utilizzo dei social network nelle aziende,
sempre più importanti per sviluppare il business. Ad organizzare il convegno,
che si terrà al Centro Congressi di Fiera Milano City il prossimo 26 settembre
2013, è AIDP Lombardia, che ha condotto un’indagine sull’utilizzo dei social
network nella gestione delle risorse umane. Durante l’incontro, intitolato
“Enterprise Social Network”, realizzato in collaborazione con il partner SAP, i
partecipanti verranno guidati, attraverso case study d’eccellenza, a
confrontarsi con i trend e le frontiere della funzione risorse umane in chiave
social. Durante l’evento sarà possibile assistere alla testimonianza di aziende
di successo, incontrare esperti e familiarizzare con alcune delle più
innovative soluzioni all’interno di una speciale area esperienziale, un vero e
proprio laboratorio, dove sperimentare il futuro che ci aspetta. Le parole
chiave su cui i partecipanti saranno chiamati ad esercitarsi sono: recruiting,
intranet collaborative, enterprise social network, employer branding e web
reputation, social media policy, social organization, community aziendali e
nuovi modelli di lavoro partecipativo, bossless company e peer review. Alle ore
11.00 è in programma una tavola rotonda, alla quale parteciperanno le aziende
invitate a raccontare la loro esperienza di successo sulle nuove frontiere
dell’Enterprise Social Network. Hanno già confermato la loro partecipazione:
Yahoo Italia ed il Ministero degli Affari Esteri. Un’occasione di confronto,
per approfondire la conoscenza di uno strumento fondamentale per lo sviluppo di
un’azienda, come i social network.
OsservatorioRisorseUmane
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venerdì 30 agosto 2013
La redazione consiglia
“Combook. Twitter,
Facebook, Youtube, Linkedin…Come comunicare con i social network.”
Una
guida pratica, contenente istruzioni, analisi e suggerimenti all’uso degli
strumenti e delle applicazioni più utilizzate da addetti stampa e professionisti
dell’informazione e della comunicazione. E’ un bel libro, adatto a tutti,
quello scritto da Salvo Guglielmino e Andrea Benvenuti, due professionisti del
mondo della comunicazione, che affrontano la “mediamorfosi” più importante ed
innovativa degli ultimi anni, quella del social networking. Un quotidiano fatto
di condivisione, pervasività, inclusione all’interno di gruppi e voglia di dire
la propria, sempre e su qualsiasi argomento.
Il
libro non mette in luce solo questi aspetti, ma cerca di analizzare la
situazione odierna, inserendola nel contesto tecnologico e sociale. Una guida
pratica, che più di un salto tecnologico, ci parla di un notevole salto
culturale, per comprendere ed essere protagonisti attivi di queste nuove piazze
virtuali, che sono i social network, che hanno permeato il mondo professionale,
divenendone un alleato sempre più indispensabile. Un libro che si propone anche
come laboratorio di social network, presente ovviamente su Facebook, Twitter e
Linkedin, dove aggiornare informazioni, scambiare esperienze e nuovi progetti.
Come
ricorda nella prefazione Sergio Rizzo, giornalista d’inchiesta del Corriere
della Sera, i social network hanno invaso le vite di ciascuno di noi.
Aziende
e professionisti che vogliono crescere e fare business non possono prescindere
dal mondo dei social network.
SCHEDA
DEL LIBRO
Titolo:
“Combook…Come comunicare con i social network
Autori:
Salvo Guglielmino e Andrea Benvenuti
Editore:
Centro di documentazione giornalistica
Pagine.
223
giovedì 29 agosto 2013
Il mercato? E' fatto per gente cattiva
Lo dimostra uno
studio condotto da un economista tedesco
Tutti
noi siamo sempre pronti a scandalizzarci e a stracciarci le vesti dinanzi a
veri e propri scandali, come lo sfruttamento lavorativo dei minori o degli operai
cinesi o ancora davanti al crollo di una fabbrica nel terzo mondo, con migliaia
di lavoratori rimesti uccisi sotto le macerie. Eppure, una volta che ci
troviamo immersi nelle logiche di mercato, tutta questa indignazione di colpo
passa, facendo passare in secondo piano tutte le nostre convinzioni morali. A
dimostrarlo scientificamente, è un test, condotto sulla pelle di alcuni
topolini in laboratorio, dell’economista tedesco Armin Falk. Gli 800 volontari
reclutati da Falk dovevano decidere se alcuni topolini di laboratorio usati per
la ricerca, ma ormai anziani, dovessero trascorrere la loro vecchiaia assistiti
e accuditi. Tutti inizialmente hanno risposto ovviamente di sì, ma quando ai
volontari è stato chiesto se uccidere un topolino in cambio di 10 euro fosse
giusto, già la metà aveva accettato. Le proposte successive ai volontari in
questo gioco di ruolo si sono fatte poi più complesse nel corso
dell’esperimento, con diverse altre considerazioni sul valore dello scambio. La
morale è passata ulteriormente in secondo piano, ed il 76% dei topolini è stato
sacrificato in cambio di un prezzo medio di circa 10 euro. La molteplicità
degli attori in campo diluisce evidentemente l’importanza del singolo
individuo. I topolini tedeschi suggeriscono anche a noi una considerazione: la
consapevolezza che rinunciare ad un’opportunità permetterebbe ad altri di
approfittarne, permette di pacificare la propria coscienza. Il senso di
competizione che un mercato con molti attori è in grado di scatenare, anche nel
più mansueto degli individui, fa il resto. Insomma, secondo questo studio, il
mercato uccide l’etica e ci rende tutti più cattivi. Del resto, chi
rinuncerebbe ad acquistare l’ultimo prodotto elettronico o accetterebbe di
pagare una bolletta più cara, in cambio di un maggiore rispetto dell’ambiente?
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